Dopo l’esordio in patria, il Centro Sperimentale e le prime esperienze, la giovane attrice cerca ruoli impegnati. “Oggi non è facile ricevere proposte del genere. Più spazio ai giovani”
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Roma – 20 luglio 2011 – “I giovani artisti in Italia? Hanno tanto da dire, ma poca possibilità di mostrare il proprio talento” dice Lidia Liberman. Questa giovane attrice ucraina in Italia ha solo venticinque anni, ma ha già interpretato una lunga serie di personaggi, muovendosi tra cinema, tv, radio e teatro.
Lidia Obolenska (Liberman è nome d’arte) è nata a Vinnytsia, in Ucraina. La sua carriera cinematografica è cominciata in patria a 15 anni, quando è stata invitata a recitare nel film ‘Domani sarà domani’. L’attrice di questa esperienza: “Sono stata fortunata, – racconta – perche nel cast di questo film c’erano i più bravi attori d’Ucraina”.
A vent’anni arriva in Italia per studiare presso il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma. Entrare nella scuola non è facile, ma la giovane attrice riesce a passare tutti i tre livelli della selezione. Il più sembra fatto, ma i problemi finanziari mettono l’impresa a rischio. Fortunatamente il Comune e la Regione d’origine dell’attrice assegnano alla talentuosa concittadina una borsa di studio, grazie alla quale può continuare la sua formazione.
Durante il percorso al Centro Sperimentale di Cinematografia Liberman-Obolenska ha recitato ne “La Doppia Vita di Natalia Blum” di Anna Negri che ha aperto il Roma Fiction festival nel 2009. Dopo il successo della pellicola, è stata contattata dal Marco Bellocchio per recitare nel cortometraggio “La monaca”, con Ambra Angiolini e Sebastiano Filocamo.
“In Ucraina recitavo basandomi sull’istinto naturale. Dopo gli studi a Roma ho cominciato a costruire i miei personaggi con maggior consapevolezza” racconta. L’Italia le ha lasciato anche un’altra impronta, perché stando lontano dall’Ucraina ha rivisto il suo rapporto con la madrepatria: “Vivere in un altro paese mi ha dato un’altra visione dell’Ucraina. Ho imparato ad apprezzarla. Mi sono innamorata dell’Ucraina”.
Adesso, dopo aver terminato gli studi l’ attrice sta cercando la sua strada nel cinema italiano. Il suo sogno è interpretare personaggi profondi, con storie interessanti, dove non c’e posto per i dialoghi banali. “Purtroppo al giorno d’oggi non è facile ricevere proposte del genere”.
Nonostante il lavoro nel cinema Lidia Liberman sogna anche di interpretare ruoli teatrali: “Per un attore il palcoscenico ha una grande importanza. Solo lì puoi direttamente comunicare con lo spettatore. Amo il teatro per la magia di luci ed ombre, amo il suono della voce e le intonazioni. Tutto ciò che succede durante lo spettacolo è vivo soltanto in quel momento e non si ripeterà mai più”.
Marianna Soronevych