Due giorni di spiritualità e musica a Roma. Le celebrazioni di una comunità dal volto femminile, con madri e figli divisi da migliaia di chilometri
Roma – 11 maggio 2012 – La comunità ucraina ha un volto femminile. La maggior parte delle donne ucraine sono venute in Italia per sostenete economicamente i suoi figli e i nipoti.
Per loro specialmente è difficile la lontananza dalle proprie famiglie. Per sostenerle, e dare alla comunità una possibilità di ritrovo e divertimento, la Chiesa cattolica ucraina di rito bizantino ogni anno organizza a Roma la “Festa della Mamma”. Arrivata alla sua undicesima edizione, è diventata il più importante della comunità in Italia.
Ogni anno partecipano alcune migliaia di persone. A Roma arrivano i pullman, organizzati nelle parrocchie dai vari parti del paese. I festeggiamenti si svolgono in due giorni fra le preghiere e un mega concerto. Sabato 12 magio alle 17.30 è prevista un’ omelia – saluto alle mamme e l’inno “Akatisto” alla Madonna del Pascolo presso la parrocchia dei SS. Sergio e Bacco degli ucraini (Piazza madonna dei Monti, 3).
Domenica 13 maggio alla 10 si svolgerà la Divina Liturgia presso la Basilica Minore di santa Sofia (via di Boccea 478). Seguirà attesissimo concerto con la partecipazione di famosi cantanti ucraini. Come ogni anno non mancheranno i balli popolari e molta allegria.
Quest’anno un saluto dalla Patria arriverà con Oksana Bilosir e Pavlo Dvorschi, entrambi artisti conosciutissimi e molto amati dai pubblico più maturo. Per i più giovani si esibirà la cantautrice Iryna Zinkovska, e Foma, il leader del gruppo musicale “Mandry”. La festa si concluderà con l’esibizione del gruppo musicale “Rozmay”, venuto da Napoli.
Curiosamente, anche i primi ucraini che celebrarono la festa della Mamma erano migranti. Se ne ha notizia, per la prima volta, dalla comunità in Canada nel 1928, ma poco dopo l’usanza si spostò anche in patria. Duranti gli anni del comunismo ci si limitò a celebrare le mamme l’8 marzo, durante la festa della donna, solo nel 1999, è diventata una data ufficiale, fissata la seconda domenica di maggio.
Marianna Soronevych