Presidio a sostegno delle recenti proteste popolari in Ucraina, contro le violazioni dei diritti umani e a favore dell’unità nazionale. Ci riuniamo in piazza Bra per spiegare la situazione a chi non è al corrente, commemorare i caduti e auspicare che i valori democratici e umanitari restino al centro delle decisioni del nuovo governo.
La manifestazione si svolgerà sulla Brà a Verona, dalle 15.00 alle 18.00
Da tre mesi in Ucraina accadono degli eventi di portata storica, che vengono rispecchiati poco e male nei media italiani. Da novembre il popolo protesta in piazza contro le decisioni del presidente, che ha deciso di interrompere i primi passi per l’integrazione europea del paese. Le proteste non solo sono state ignorate, ma il potere he creduto possibile usare la forza per sgomberare la piazza, sperando di scoraggiare la gente e suscitando invece una ondata di sdegno. La rivolta si è rafforzata con le forme di lotta creative ed efficaci. La crisi è arrivata 18-20 di febbraio, quando, oltre alle persone uccise, torturate o mutilate in precedenza, sono morte sotto i colpi dei cecchini altre decine di persone. Il 22 febbraio le richieste della piazza sono state soddisfatte: il presidente dimesso e le forze d’ordine ritirate.
Ora la protesta è entrata in una fase ancora più complessa. Si paventano spettri di scissione, di antisemitismo, di nazionalismo, di intervento armato russo. Per questo noi, veronesi di origine ucraina, sentiamo il dovere e il bisogno di riunirci per commemorare i caduti e dire ad alta voce che la rivolta è stata democratica e multietnica, che ci sono forze esterne che vogliono dividere il paese, ma che il popolo ucraino non ha intenzione di cedere a queste pressioni. Siamo tutti uniti per il futuro democratico del nostro paese!
Маrina Sorina