Nel mese di novembre si svolgeranno anche in Italia alcuni eventi per la Commemorazione del 85° Anniversario dell’Holodomor, la grande carestia indotta artificialmente da Stalin nelle regioni sotto il giogo sovietico e in particolare sul territorio dell’Ucraina dal 1932 al 1933.
Holodomor – lo sterminio per fame
Le vittime dello «sterminio per fame», secondo una stima prudenziale sulla quale tutti concordano è di non meno di 6 milioni di morti, di cui quattro nella sola Ucraina e due milioni negli altri territori dell’Impero bolscevico. Altri storici fanno salire il bilancio ai 7-10 milioni di morti.
Per vincere le resistenze dei kulaki alla collettivizzazione bolscevica, Stalin decise di far morire letteralmente di fame milioni di contadini. Per realizzare questo mostruoso progetto ordinò all’esercito e alle formazioni del partito comunista, di requisire dalle campagne tutti i generi alimentari e gli animali domestici che riuscivano a trovare. I campi furono spogliati e le case di tutti i villaggi furono perquisite. Gli alimenti e il bestiame sequestrato furono ammassati in punti di raccolta presidiati dai soldati. Per un intero inverno e per diversi mesi ancora, l’intera popolazione rurale fu lasciata morire per la mancanza di cibo. Coloro che, stremati, pensarono di rifugiarsi nelle città per sfuggire alla morte, le trovarono presidiate dai militari e furono respinti indietro verso il loro destino.
In Ucraina ci fu un particolare accanimento in quanto oltre al «problema» dei contadini si aggiungeva la diffidenza di Stalin verso un popolo che mal sopportava il dominio sovietico e che dopo la presa del potere da parte dei bolscevichi aveva dichiarato la propria indipendenza e lottato due anni nel 1919-1920 prima di soccombere all’Armata rossa.
Nonostante le terribili analogie con la Shoah, a differenza di questa l’Holodomor è un Olocausto dimenticato, la cui conoscenza è praticamente assente nel nostro Paese. In attesa che anche in Italia maturino iniziative a ricordo dell’Holodomor, la sua memoria è affidata soltanto agli eventi commemorativi organizzati dall’Ambasciata d’Ucraina in Italia.
Il calendario di commemorazione:
ROMA. Sabato 17 novembre 2018, ore 21 Concerto in memoria delle vittime nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli.
Giovedì 22 novembre 2018, ore 20 cinema Farnese, proiezione del film «Raccolto amaro» di George Mendeluk. Doppiaggio italiano. Ingresso libero.
Venerdì 23 novembre 2018, ore 10.30-14.30 Convegno «Holodomor 1932-1933, la storia raccontata» presso il Salone Vanvitelliano dell Biblioteca Angelica. Partecipano: Yevhen Perelygin, Ambasciatore d’Ucraina in Italia; Fiammetta Terlizzi, Direttrice della Biblioteca Angelica; Ettore Cinnella, scrittore e storico; Federigo Argentieri della John Cabot University di Roma; Giovanni Sasso e Giuseppina Palazzo della Società Filosofica Italiana, Maurizio Caprara, giornalista del Corriere della Sera; coordina Simonetta Guidotti, giornalista Tg2 Rai.
In occasione dell’evento sarà allestita la mostra «Out Of Memory» a cura di Cristina Meregaglia, di opere sul tema dell’Holodomor realizzate dagli artisti Evita Andujar, Franco Lo Svizzero, Cecilia Luci e Andrea Pinchi.
SAVONA. Sabato 3 novembre 2018, presso la Sala della Croce Rossa di Ceriale avrà il luogo la Conferenza e Commemorazione del 85º Anniversario di Holodomor.
FIRENZE. Sabato 17 novembre, alle ore 17 nel Teatrino San Gallo presso il caffè letterario Libri Liberi presentazione del libro di Ettore Cinnella «Ucraina: il Genocidio dimenticato».
Per chi voglia approfondire il tema dell’Holodomor consigliamo una bibliografia minima composta da tre testi: Il principe Giallo di Vasyl’ Barka (Edizioni Pentàgora, 2016, pp.311); Tutto scorre di Vasiliy Grossman, (Adelphi, 1987, pp.229) e il saggio Ucraina: il Genocidio dimenticato di Ettore Cinnella.
EdicolaWebTv si è occupata dello «Sterminio per fame» con l’articolo Accanto ad Anna Frank c’è il Principe Giallo. Nella foto sopra: la statua di una bambina che stringe in mano un spiga di grano, particolare del Monumento in memoria dell’Holodomor a Kiev. Nella foto di copertina: un dipinto ispirato alla tragedia del popolo ucraino.