La giovane marciatrice è campionessa in Italia. Tra studio e allenamenti mira al podio più importante: “Vorrei fare del mio sport il mio lavoro”
Tsetsyliya Stetskiv ha ventidue anni ed è una vera campionessa di atletica leggera, la marcia è la sua specialità. Plurimedagliata nelle competizioni di categoria nel 2010 alla Coppa del mondo di marcia a Chiuahua in Messico è salita sul podio con la squadra azzurra.
Nata in Polonia da genitori ucraini, Tsetsyliya all’età di nove anni, con la sorella minore, raggiunge la madre a Castellammare di Stabia, città dove è cresciuta e vive tutt’ora.
“Quando sono arrivata qui non sapevo dire una parola in italiano e così le maestre della scuola elementare mi fecero iscrivere in quarta per imparare la lingua – ci racconta con un marcatissimo accento campano – Dopo il liceo scientifico ho deciso di iscrivermi alla facoltà di scienze motorie dell’Università di Napoli. Sono consapevole che la carriere sportiva non durerà in eterno e ho scelto di affiancarla a qualcosa di inerente, che mi permetta comunque di restare nell’ambito dello sport”.
“La mia passione per l’atletica leggera è nata grazie ai “Giochi della Gioventù” ai quali partecipai attraverso la scuola in seconda media. Il mio professore di educazione fisica aveva notato le mie capacità, superavo anche i maschietti nella corsa, è stato lui a spronarmi ad andare aventi consegnandomi nelle mani di un valido allenatore. E’ iniziato tutto così, per gioco”.
“E’ consuetudine che un giovane atleta all’inizio pratichi tutte le discipline, corsa, salta in lungo, salto in alto, ecc. poi ad un cero punto deve scegliere in cosa specializzarsi, io ho scelto la marcia andando contro i progetti del mio allenatore. Ero rimasta colpita dagli atleti più grandi che praticavano quella disciplina e mi sono intestardita”.
“Dopo aver imparato un po’ di tecnica ed essermi aggiudicata buoni risultati in alcune gare, dimostrai al mio allenatore che quella era la mia disciplina”.
“Ho ottenuto la cittadinanza Italiana nel 2009, giusto due mesi prima di diventare maggiorenne ed in tempo per partecipare ai miei primi Campionati Assoluti Italiani. Prendere la cittadinanza è stata una cosa naturale, perché io mi sento italiana, ma anche una necessità, per poter proseguire la mia carriera sportiva e gareggiare al pari di tutti gli altri. Oggi i regolamenti sono cambiati, ma prima quando facevo una gara me la davano sempre nulla, perdevo il titolo perché non ero cittadina”.
Per Tsetsyliya il 2010 ha segnato la sua stagione d’oro. Con la sua determinazione conquista la medaglia di bronzo ai tricolori indoor di Ancona, nel mese di marzo si classifica al primo posto nella 20 Km. al Campionato di Società a Signa e al terzo posto alla 2^ prova del Campionato di Società di Faenza. Sono questi i primati personali che le valgono il pass per la nazionale italiana.
“La maglia azzurra era un sogno per me ed indossarla è stata una grandissima emozione. L’Italia è il mio Pese, è il Paese che ho deciso di rappresentare, mentre l’Ucraina resterà sempre una parte di me a cui non posso rinunciare”.
L’atleta è ad un passo dalla categoria degli assoluti con la società sportiva G.S. Valsugana Trentino e il suo sogno più grande è fare del suo sport un vero lavoro.
“Purtroppo dal podio del Messico ad oggi non ho fatto gare importanti, ho ottenuto buoni risultati, ma per via di alcuni problemi fisici non ho potuto dare il meglio di me. Fortunatamente da questa estate sono tornata in pista con la determinazione di sempre”.
“Il mio prossimo obiettivo sono i Campionati Italiani 3 Km indoor per febbraio, che per me rappresentano anche una rivalsa verso gli scorsi Campionati Europei ai quali non ho potuto partecipare”.
Samia Oursana