Il 28 luglio di quest’anno è uscito il libro di Massimiliano Di Pasquale “Abbecedario ucraino. Rivoluzione, cultura e indipendenza di un popolo”. A distanza di qualche mese, abbiamo parlato con il suo autore per sapere come la pubblicazione è stata accolta dai lettori.
Il contesto del libro
“Abbecedario ucraino” è un libro dal taglio storico e culturale che affronta anche questioni drammatiche come la guerra in Donbas. Tratta degli accadimenti del periodo compreso tra il 1991, anno dell’indipendenza del Paese, fino al 2018.Scopo dell’autore è spiegare come la crisi politica e militare attuale abbia radici molto profonde, che risalgono all’epoca zarista e poi sovietica.
In effetti, negli ultimi anni l’Ucraina è diventata una questione di punta nella geopolitica europea. Posizionata alle porte dell’UE, questa nazione subisce, dal marzo 2014, un’aggressione militare da parte della Russia. L’attacco alla sovranità ucraina, iniziato con l’annessione della Crimea, è proseguito con lo scontro militare nella regione del Donbas e ora continua con l’escalation nel mare di Azov.
I lettori
“Da luglio ad oggi sono state organizzate ben 7 presentazioni (Riccione, Buscate, Pesaro, Todi, Udine, Ancona e Trento). A partire da febbraio 2019 inizierà un nuovo ciclo di presentazioni. La prima data sarà a Reggio Emilia il 16 febbraio” – racconta Massimiliano Di Pasquale a Gazeta Ukrainska.
“Il pubblico delle mie presentazioni è variegato e dipende dal contesto. Ci sono sempre sia italiani che ucraini. Mentre la maggior parte degli ucraini conoscono i temi trattati, gli italiani spesso rimangono stupiti, perché le loro conoscenze sono parziali e lacunose”.
“Per scalfire stereotipi e fake news sull’Ucraina è necessario un lavoro approfondito, basato su solide basi storiche, sociologiche e politiche”. Il lavoro di Di Pasquale si è sviluppato in tal senso.
Una scelta editoriale vincente
Dopo la Rivoluzione della dignità a Kyiv in Italia sono usciti diversi libri, dal taglio propagandistico, che definivano gli ucraini come “nazisti” e il governo democratico di Kyiv una giunta nazista. In un clima del genere, non è stato facile per Di Pasquale trovare un editore. “Magari, alcuni di loro hanno avuto anche delle pressioni” – non esclude l’autore.
“Nel periodo di Maidan venivo spesso intervistato dai principali mass media italiani, ma a partire dall’occupazione russa della Crimea, questi inviti sono cessati. Ciò dimostra la grande influenza russa in Italia. – racconta Di Pasquale – Questo è un grave problema per un Paese che si crede democratico, ma in cui la stampa non è libera come sembra”.
Gaspari è un editore specializzato in pubblicazioni storiche e conosciuto nell’ambito degli studiosi.
L’editore dell “Abbecedario ucraino” è molto soddisfatto dell’apprezzamento ricevuto dal libro sia in sede di recensione sia da parte dei lettori. Gaspari ha fatto una scommessa pubblicandolo, vista la criticità delle questioni trattate, ma alla fine la sua si è rivelata una scelta vincente.
Il libro ha un taglio storico-culturale ma contiene anche voci di carattere letterario e ritratti di personaggi politici chiave dell’Ucraina contemporanea. I lemmi più importanti dell’Abbecedario, sono a detta dell’autore, quelli su Donbas, Euromaidan, Crimea e Rivoluzione Arancione.
Abbecedario ucraino è diviso in due volumi. Il primo, come già ricordato, copre l’arco temporale che va dal 1991 al 2018. Il secondo volume, che uscirà il prossimo anno, tornerà indietro al Medioevo e passerà in rassegna i principali avvenimenti della storia e della cultura ucraina dalla Rus di Kyiv fino alla tragedia di Chornobyl.
Le questioni più interessanti e complesse
Il libro presenta anche numerose curiosità come, per esempio, la voce dedicata all’ex presidente Viktor Yushchenko, una figura discussa, che l’autore ha avuto modo di intervistare per 4 ore nella sua residenza vicino a Kyiv. Il ritratto non mostra solo il suo lato politico, ma anche quello umano, le sue passioni e i suoi interessi. Secondo Di Pasquale, il lascito della sua presidenza è positivo, anche se le opinioni a riguardo sono controverse.
Le voci che trattano Maidan, Donbas e Crimea sono tra le più articolate del libro. Era infatti necessario ribattere colpo su colpo alla propaganda russa che si è incentrata proprio su questi temi. Per tale ragione i suddetti lemmi sono densi di richiami storici precisi e circostanziati.
Le fonti del libro
Per approfondire le questioni, Di Pasquale ha letto moltissimo e ha intervistato scienziati e ricercatori di diverse nazioni.
Il libro “Abbecedario ucraino” si è avvalso di tante fonti e documenti, come si evince chiaramente dalla dettagliata bibliografia riportata in fondo al volume. Nel testo vengono spesso citati storici come Serhii Plokhy, docente dell’Universita di Harvard, il politologo britannico, ricercatore presso il Consiglio europeo sulle relazioni internazionali Andrew Wilson, ma anche ucrainisti che operano in Italia come Giovanna Brogi, professoressa dell’Università di Milano e Oxana Pachlovska, professoressa del Dipartimento Studi Europei ed Interculturali dell’Università “La Sapienza” di Roma. L’accademica canadese Marta Dyczok ha scritto la prefazione al secondo volume in uscita nella seconda metà del 2019.
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Marianna Soronevych