Piano governativo decennale, previsti grossi investimenti. Obiettivo: un milione di occupati nel settore entro 2022
Roma, 6 giu. (TMNews) – Lanciare l’Ucraina nel grande business del turismo internazionale e sostenere un settore che dovrà avere sempre più spazio nell’economia nazionale. È questo che ha in mente il governo di Kiev per i prossimi dieci anni, tra investimenti miliardari già allocati e altri in via di pianificazione. Un progetto che secondo il premier Mykola Azarov dovrà portare l’ex repubblica sovietica sugli standard dell’Unione Europea, dove – trainato da Italia, Spagna e Francia – il turismo contribuisce mediamente all’8% del pil di ogni Paese e gioca un ruolo sempre più fondamentale nel mercato del lavoro, con il 12% degli occupati e tendenza in costante crescita.
Nel 2012 gli occupati ucraini erano 380mila (circa il 3% del totale) e la quota del turismo sul pil del 2%. L’Ucraina, che lo scorso anno ha segnato un +13% delle presenze (24,6 milioni contro i 23,5 del 2011) grazie anche a Euro 2012, vuole diventare il primo hub turistico dell’Europa centro-orientale.
Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO) l’Ucraina è salita nel 2012 nella top 50 dei paesi con le maggiori entrate nel settore (4,8 miliardi di dollari) dalla 49esima alla 47esima posizione, unica nazione dell’Est in crescita, ai danni della stessa Polonia (stabile al 29esimo posto), della Repubblica Ceca (stabile al 36) e dell’Ungheria (in caduta dal 42 al 46).
Per il vice primo ministro Olexandr Vilkul il piano del governo è ambizioso e prevede da un lato di arrivare entro il 2022 a un milione di occupati nel settore e dall’altro di raddoppiare il numero dei turisti stranieri in arrivo. Kiev mira insomma a diventare più frequentata di Praga o Budapest e l’Ucraina, dai Carpazi al Mar Nero, deve essere pronta a cavalcare l’onda partita con gli Europei di calcio del 2012.
“Il turismo sta gradualmente diventando un settore fondamentale per l’economia di tutto Paese e dobbiamo sostenere questo trend positivo con la creazione di infrastrutture necessarie di alta qualità e con la promozione all’estero, anche attraverso eventi sportivi livello europeo e mondiale”, ha sostenuto Vilkul riferendosi in primo luogo al prossimo appuntamento del 2015 con i Campionati europei di basket che si svolgeranno in sei città distribuite su tutto il territorio nazionale: Kiev, Odessa, Leopoli, Donetsk, Dnipropetrovsk e Kharkiv. Non solo: l’idea di candidarsi per le Olimpiadi invernali del 2022 è stata già avanzata dal presidente Viktor Yanukovich, che in più di un’occasione si è detto propenso a voler ospitare nei Carpazi i Giochi olimpici. I termini per la presentazione della domanda ufficiale al Cio scadono a novembre di quest’anno e la decisione si avrà solo nel 2015.
Nel frattempo l’Ucraina si preoccupa di promuovere la sua immagine di meta turistica a tutto tondo, al di là degli eventi sportivi, e lo fa apparentemente con successo: il National Geographic ha messo la Crimea al primo posto nella classifica delle destinazioni da non perdere nel 2013 e la Lonely Planet suggerisce Leopoli tra le sei migliori città europee dove passare un fine settimana. Segnali che il governo sta puntando sul cavallo giusto.
La nuova missione è quella di attirare nel Paese più viaggiatori da Occidente. Nel 2011 solo il 33% dei turisti è venuto da paesi dell’Ue, il 40% dalla Russia. Da Euro 2012 la tendenza sta però cambiando. Se regioni come la Crimea sono sempre state meta tradizionale balneare sin dai tempi dell’Unione Sovietica, al mutamento di trend stanno contribuendo anche le compagnie aeree low cost che si stanno intensificando i collegamenti tra l’Ucraina e i paesi dell’Ue.