Ad Agrigento gli esperti di immigrazione e politiche migratorie riflettono per trovare modelli di gestione del fenomeno alla conferenza “La sfida migratoria in Europa e negli USA: politiche e modelli d’accoglienza a confronto”
I fenomeni migratori dei nostri tempi stanno provocando scosse sociali e politiche che hanno bisogno di essere gestite in maniera appropriata per evitare ad arrivare ad un terremoto.
Il bisogno della politica di trovare o di importare da altri paesi buoni modelli di gestione dell’immigrazione ha fatto nascere l’esigenza da parte di studiosi ed esperti di riflettere su tutti gli aspetti di governance del fenomeno.
Al Consorzio Universitario di Agrigento nei giorni 8 e 9 giugno si è svolta la conferenza “La sfida migratoria in Europa e negli USA: politiche e modelli d’accoglienza a confronto” in cui oltre a riflettere sulla situazione migratoria europea si è avuto un importante scambio di opinioni e soluzioni con esperti di fama internazionale.
Cinquanta esperti e ricercatori universitari provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero hanno analizzato la realtà, fatto previsioni e provato ad elaborare nuove strategie politiche per essere pronti davanti alle sfide sociali future.
“L’Italia sta vivendo una prima fase del fenomeno di accoglienza e di mantenimento, bisogna andare avanti e passare alla ingegneria sociale come via dell’integrazione” – sostiene Marcello Saija professore dell’Università degli Studi di Palermo, Presidente del Comitato Scientifico che insieme al Prof. Gaetano Armao, Presidente Del Consorzio Universitario di Agrigento, sono l’anima della conferenza.
Il progetto di rilevanza internazionale è stato organizzato in collaborazione con Università di Palermo, la Fondazione Migrantes di Roma e altre quattro Università Italiane.
Il primo giorno di lavoro ha prodotto una descritta il fenomeno della migrazione nei suoi aspetti generali: i tre modelli d’accoglienza, il ruolo delle organizzazioni criminali per il traffico dei migranti e i temi di tutela giuridica dei rifugiati. La seconda giornata è stata dedicata all’immigrazione come opportunità, alla dimensione mediatica e la mediazione culturale e al sistema di strutture di accoglienza in particolare delle categorie deboli.
Bisogna tenere conto che in un periodo come quello attuale, caratterizzato da crisi economica porta al rifiuto dell’immigrato e una corretta informazione gioca un ruolo molto rilevante. C’è quindi un forte bisogno di informazione soprattutto riguardo la normativa di sicurezza sia le necessità degli immigrati.
Non è infatti da sottovalutare l’influenza positiva dell’immigrazione sull’Economia italiana “Vediamo dati confortanti sull’imprenditoria migrante per quanto riguarda il tasso di occupazione soprattutto per il numero delle imprese fondati dagli immigrati” – pone attenzione professor Saija.
Qualunque fenomeno va governato o si subisce. Trovare modo politico a farlo in giorni nostri ha una importanza vitale.
Il convegno è itinerante e nei giorni 3 e 4 novembre 2017 l’evento si sposterà Stony Brook University di New York. Ciò permetterà di calarsi nella realtà oltreoceano e sviluppare un confronto costruttivo.
Marianna Soronevych
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