Fino alla fine del mese i tradizionali presepi viventi nelle chiese della comunità in Italia. Ieri una festa a Roma, premiata Gazeta Ukrainska
Roma – 23 gennaio 2012 – Per gli ucraini (sia ortodossi, sia cattolici di rito bizantino) il Natale arriva il 7 gennaio, ma i festeggiamenti durano quasi tutto il mese, con riti molto antichi nei quali la tradizione cristiana si fonde con affascinanti usanze pagane.
Il popolo osserva con rigorosa fede ciò che gli antenati gli hanno tramandato e lo ha portato anche in Italia. In tante parrocchie gli immigrati hanno celebrato messe e organizzato cene con piatti tipici, una bella occasione per stare in compagnia, dimenticando per qualche ora la nostalgia di casa.
Una delle tradizioni sono i presepi viventi “Vertep”, dove insieme alle figure bibliche, come angeli, pastorelli e re magi vengono rappresentati personaggi come la Melanka, una divinità pagana della fertilità. Sono recite messe fatte nelle chiese fino alla fine di gennaio da artisti amatoriali, con canti e sketch comici.
Ieri presso il teatro dell’Istituto Sant’Anna, a Roma, la comunità si è riunita per festeggiare il Natale insieme all’anniversario dell’unificazione del Paese (qui la photogallery). C’è stato un concerto con la partecipazione dei artisti, residenti a Roma, e un’esibizione degli studenti della scuola ucraina del sabato “Prestyzh”.
I partecipanti hanno gioito insieme assistendo al vertep, ai canti tradizionali e moderni, ai balli e alle scene comiche. Il consigliere aggiunto al Comune di Roma Tetyana Kuzyk ha premiato vari personaggi importanti per la comunità. Alla redazione di Gazeta Ukrainska è andato un attestato di ringraziamento per la “promozione della cultura ucraina” in Italia.
Marianna Soronevych
Gazetaukrainska.com