Alcune mamme russofone ucraine e dei paesi Baltici, i cui figli frequentano il sabato la scuola russa а Roma protestano contro la distribuzione dei nastri dell’ordine di san Giorgio usati come simbolo delle politiche di Mosca.
Alcune mamme russofone ucraine e dei paesi Baltici, i cui figli frequentano il sabato la scuola russa di via Montebello a Roma, protestano contro la distribuzione dei nastri dell’ordine di san Giorgio (i colori giallo arancione che da alcuni anni vengono distribuiti il giorno della Vittoria, usati in queste settimane dai separatisti del Donbass sono contestati altrove come simbolo delle politiche di Mosca, ndr).
La direzione dei corsi in russo, una iniziativa del “Centro didattico Nikolai Gogol” nata nel 2003 a cui sono iscritti circa 150 bambini e ragazzi in eta’ scolare, aveva anche invitato figli e genitori a partecipare a una manifestazione pro Putin il 13 aprile a San Giovanni, denunciano le mamme che questa mattina si sono date appuntamento di fronte alla scuola , chiedendo che la “propaganda sia tenuta fuori dall’istituto”.
“Noi non vogliamo che la scuola si schieri con l’Ucraina, ma solo che insegni ai bambini la tolleranza e il rispetto reciproco, che non sia un luogo in cui siano distribuiti simboli di appartenenze politiche”, spiega all’Adnkronos una di loro, la giornalista ucraina Irina Kashchey, corrispondente Roma per la radio nazionale ucraina e collaboratrice della Deutsche Welle, sottolinerando che “Putin non ha il copyright della lingua russa”.
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